Stato di conservazione

 La specie sud e centroeuropea, è segnalata in tutta Europa fino al limite settentrionale rappresentato dalla Svezia meridionale e della Gran Bretagna; ad oriente è diffusa in Anatolia, Caucaso e Iran, come pure in gran parte dell’Asia fino al Giappone. Sebbene scarse, le segnalazioni disponibili per l’Italia descrivono la specie come ubiquitaria, presente in tutte le regioni ad eccezione, forse, della Sardegna. La presenza della specie in Trentino è da considerarsi estremamente rara, anche per le poche osservazioni effettuate nel corso di studi a medio-lungo termine condotti a livello locale. Per favorire il mantenimento della specie sarebbe utile adottare alcune specifiche misure di conservazione quali la regolamentazione degli accessi nelle cavità ipogee finalizzata alla riduzione del disturbo antropico in siti potenzialmente utilizzabili e il mantenimento di una percentuale adeguata di alberi vecchi che presentino cavità e fessurazioni, essendo anch’essi dei potenziali buoni siti di rifugio.

Tratto da: Deflorian M. C., Caldonazzi M., Zanghellini S. & Pedrini P. (a cura di), 2018 – Atlante dei Mammiferi della provincia di Trento. Monografie del Museo delle Scienze, 6, Trento, 317 pp.