Orso bruno *

Nome scientifico: Ursus arctos

Ursus arctos
Tassonomia
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Ordine: Carnivora
  • Famiglia: Ursidae
  • Genere: Ursus
Statistiche
Numero osservazioni: 2776
Specie segnalata in 17 aree protette e 19 habitat

Liste Rosse
  • Internazionale: LC (Least Concern - Minor preoccupazione)
  • Italiana: CR (Critically Endangered - In pericolo critico)
  • Regionale: EN (Endangered - Minacciata)
Protezione internazionale
  • CITES
    • A (Appendice A)
  • Convenzione di Berna
    • II (Appendice II)
  • Direttiva Habitat (92/43/EEC)
    • II (Allegato II)
    • IV (Allegato IV)
  • Legge 157/92
    • ART2 (Articolo 2)

Stato di conservazione

L’orso bruno è ampiamente distribuito nell’emisfero settentrionale; in Europa fino all’epoca preistorica era presente in modo uniforme, con l’eccezione delle isole maggiori quali Irlanda, Islanda, Corsica e Sardegna. La sua scomparsa da gran parte dell’areale originario è avvenuta progressivamente con la crescita della popolazione umana e la conseguente persecuzione diretta, nonché per la riduzione e frammentazione degli ambienti idonei alla specie. In Europa la popolazione è stimata in 50.000 esemplari, di cui 37.000 in Russia. Le piccole popolazioni (<100) sono tre (Appennino centrale, Alpi centrali, Pirenei), mentre quella austriaca è scomparsa e quella delle Asturie ha superato abbondantemente i 200 esemplari. Tra queste sono comprese le due popolazioni italiane: quella appenninica con circa 50 individui e quella alpina con un numero minimo certo di 69 animali giovani e adulti (cuccioli esclusi) presenti nel Trentino occidentale e nelle regioni adiacenti. Allo stato attuale il principale fattore di minaccia per l’orso bruno nell’Europa centro-meridionale è la scarsa tolleranza da parte dell’uomo, che spesso considera la specie come “pericolosa” e “dannosa” per le attività economico-rurali. Il futuro dell’orso è quindi legato principalmente al grado di accettazione e all’approccio culturale, in particolare da parte delle comunità che abitano le zone montane dove la specie è presente o potrà esserlo nei prossimi anni.

Tratto da:
-Deflorian M. C., Caldonazzi M., Zanghellini S. & Pedrini P. (a cura di), 2018 – Atlante dei Mammiferi della provincia di Trento. Monografie del Museo delle Scienze, 6, Trento, 317 pp.
-Groff C., Angeli F., Baggia M., Bragalanti N., Pedrotti L., Zanghellini P., Zeni M., (a cura di) 2022. Rapporto Grandi carnivori 2021 del Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento.