Lynx lynx

Lince eurasiatica

Nome scientifico: Lynx lynx
Numero osservazioni: 68
Specie segnalata in 9 aree protette e 12 habitat

Liste Rosse
  • Internazionale: LC (Least Concern - Minor preoccupazione)
  • Italiana: NA (Not Applicable - Non applicabile)
  • Regionale: CR (Critically Endangered - In pericolo critico)
Protezione internazionale
  • Allegati Direttiva Habitat: II,IV

Stato di conservazione

La lince euroasiatica, un tempo distribuita su quasi tutto il territorio europeo ad eccezione delle isole atlantiche, è arrivata nel XX secolo alla quasi totale estinzione rimanendo presente solo sui Carpazi, in Scandinavia e con popolazioni ridotte in Macedonia e Albania. Dalle Alpi è scomparsa totalmente verso la metà del XIX secolo nel settore orientale e verso gli inizi degli anni Venti del XX secolo in quello occidentale, a seguito di persecuzione diretta e drastico calo delle specie preda (ungulati selvatici). A partire dai primi anni Settanta del secolo scorso sono state realizzate numerose reintroduzioni, ufficiali e non, in diverse aree delle Alpi e nei Vosgi francesi con la liberazione di esemplari provenienti dai Carpazi. In Trentino la lince è attualmente presente con almeno un esemplare che, in quanto radiocollarato è stato così monitorato dal 2008, anno del suo arrivo spontaneo in Trentino, al 2018. Negli stessi anni alcune segnalazioni occasionali non hanno consentito di confermare con certezza la presenza di possibili altre linci. Il principale fattore di minaccia per la lince è la persecuzione diretta da parte dell'uomo, che troppo spesso considera la specie come un "pericoloso competitore" nelle attività venatorie e, più raramente, in quelle di allevamento. Il futuro di questo felide appare inoltre complicato dalle basse densità che caratterizzano le sue popolazioni (anche in condizioni ambientali favorevoli), da una capacità di dispersione limitata, se confrontata con quelle di lupo e orso, e dalle peculiarità ambientali che in ambiente alpino lo costringono ad attraversare spesso arterie stradali con un'incidenza di mortalità piuttosto elevata a causa di investimenti.

Tratto da: Deflorian M. C., Caldonazzi M., Zanghellini S. & Pedrini P. (a cura di), 2018 – Atlante dei Mammiferi della provincia di Trento. Monografie del Museo delle Scienze, 6, Trento, 317 pp.

Zoom