Fagiano di monte
Nome scientifico: Lyrurus tetrix aree protette e habitatAree protette di presenza
Habitat di presenza
Protezione internazionale
Stato di conservazione
L'areale del fagiano di monte si estende dalla Gran Bretagna fino al fiume Ussuri e ai monti della Corea del Nord. Le popolazioni più settentrionali vivono tra le foreste della Penisola scandinava e il basso corso dei fiumi Ob e Jennisej. In Europa l'areale si estende a tutta la Penisola scandinava (ad eccezione delle catene montuose fra Svezia e Norvegia), e alla Gran Bretagna; tutte le presenze nelle brughiere e torbiere dell'Europa centrale sono fortemente frazionate. Sulle Alpi la specie è presente dalle Alpi Marittime alle Alpi Bavaresi, fino a quelle Dinariche. In Italia la distribuzione della specie interessa tutto l'arco alpino, dalle Alpi Liguri alle Alpi Giulie, dalle valli interne settentrionali fino alle Prealpi veronesi e vicentine. La specie è presente in tutti i distretti montani trentini e la classe altimetrica maggiormente frequentata è quella dei 1500-2000 m. Il fagiano di monte è risultato essere uniformemente distribuito in tutti gli ambienti idonei del Trentino. Sia la dimensione della popolazione che l'areale sono considerati in declino nella maggior parte del territorio europeo, principalmente a causa della perdita di habitat favorevoli. I fattori d'origine antropica impattanti sulle popolazioni sono: le trasformazioni ambientali conseguenti l'abbandono delle attività agro-silvo-pastorali in alta quota, che portano alla chiusura arbustiva e arborea delle aree aperte e dei boschi radi con perdita e frammentazione dell'habitat ottimale; la costruzione di strade, impianti di risalita e stazioni sciistiche in quota; le attività selvicolturali nelle arene di canto; la pressione venatoria; il bracconaggio e infine la mortalità causata da impatto contro funi e cavi sospesi.
Tratto da: Pedrini P., Caldonazzi M., & Zanghellini S. (a cura di), 2005 – Atlante degli Uccelli nidificanti e svernanti in provincia di Trento. Studi Trentini di Scienze Naturali, Acta Biologica, 80 (2003), suppl. 2: 692 pp.