È necessario evitare ulteriori tentativi di drenaggio e qualsiasi intervento che possa abbassare il livello della falda. Valutare l'opportunità di elevare gradualmente la soglia di scolmamento al livello primitivo. |
Il taglio della molinia può essere un intervento importante per evitare l'infeltrimento della cotica erbosa e l'ingresso di specie erbacee eccessivamente competitive. È tuttavia è opportuno che le operazioni di sfalcio siano effettuate con mezzi leggeri per non provocare danni al terreno e non prima della seconda metà di luglio, così da evitare interferenze con l’avifauna terricola che qui si potrebbe riprodurre. |
È assolutamente da evitare l'ingresso di turisti e visitatori al di fuori delle stradine e del percorso di visita attualmente esistenti. Anche le piste da sci andrebbero tracciate lungo percorsi che non interessino il delicato habitat di torbiera che, come dimostrano gli studi palinologici effettuati, e’ una fonte insostituibile di conoscenza del passato sia esso riferito alla storia dell’uomo che del clima o della vegetazione dell’ambiente alpino. Un particolare aiuto, in questo tentativo di contenere e soprattutto disciplinare la presenza turistica, potrebbe essere fornito dalla piantumazione di siepi lungo le stradine ed i muretti che delimitano, in direzione settentrionale, il biotopo. Le siepi, magari intervallate da qualche essenza arborea, oltre a fungere da schermo per l'area protetta, determinerebbero un aumento della complessità ambientale e della disponibilità trofica, a tutto vantaggio della fauna. Le siepi dovrebbero essere costituite da cespugli di salice e da entità baccifere. |
È necessario attuare uno sfalcio annuale dei lembi di prato stabile. Le operazioni di sfalcio, da effetture con mezzi leggeri, non dovranno iniziare prima della seconda metà di luglio, in modo da evitare la distruzione delle nidiate. Lo sfalcio, per quanto possibile dovrà seguire un andamento di tipo centrifugo, in modo da evitare l’accerchiamento degli animali eventualmente presenti e permettere loro di trovare rifugio nelle aree limitrofe. È importante limitare le concimazioni sia nei prati stabili all'interno del biotopo, sia soprattutto all'esterno dello stesso, per evitare l'ulteriore eutrofizzazione dell'area protetta. |
In tale contesto va previsto uno studio organico che prenda in esame un'area più vasta circostante la torbiera e che determini le linee guida idonee ad ottimizzare la lotta alle zanzare. |