Evitare l’apporto di azoto e di altri minerali in grado di favorire fenomeni di eutrofizzazione. |
Evitare le captazioni idriche (ad es: per la neve artificiale), le bonifiche, i drenaggi e qualsiasi altro intervento potenzialmente in grado di modificare il livello della falda. |
Ridurre il disturbo da calpestio dovuto non solo all’elevata pressione turistica nei mesi estivi ma anche al transito di mezzi meccanici fin quasi sulla riva del laghetto. |
Evitare le manomissioni / trasformazioni delle sponde lacuali. |
Monitorare il pascolamento e lo sfalcio affichè siano equilibrati per la tipologia di habitat e di tipo tradizionale. |
Evitare la costruzione di nuovi impianti di risalita, di nuove pista da sci e di altre infrastrutture (es: deposito attrezzi). |
Evitare ogni forma di disturbo nei pressi di nidi occupati ad es. lavori forestali, riprese fotografiche e osservazione diretta non a scopo scientifico. |
Garantire la tutela integrale dei luoghi dove sono noti siti di nidificazione, evitando la costruzione nelle immediate vicinanze (alcune centinaia di metri) di sentieri, piste da sci, strade forestali. |
Promuovere l’adozione di criteri di gestione forestale basati sulla selvicoltura naturalistica attenta alla conservazione delle piante deperienti con cavità naturali, all’articolazione strutturale del bosco, al mantenimento di piante ad alto fusto utilizzate come posatoi, al rispetto delle specie eduli, alla conservazione in bosco di formicai e necromassa vegetale. |