Evitare l’apporto di azoto, di altri concimi e di pesticidi per lo più derivanti dall’agricoltura intensiva. |
Evitare l’intensivizzazione delle colture (ad es. per migliorare la produttività dei prati e dei pascoli, o per creare nuovi arativi). |
Evitare la costruzione di nuove strade forestali e di nuove infrastrutture. |
Regolamentare il calpestio dei turisti nelle aree più sensibili, incanalando, soprattutto i biker, su percorsi stabiliti. |
Ridurre progressivamente le specie sostitutive (picea) e le specie alloctone (pinus nigra). |
Incentivare una gestione agricola semi-estensiva che garantisca una diversificazione del paesaggio agrario (mantenere la presenza di zone prative e agricole interrotte da siepi, muretti in sasso, cespugli e alberi sparsi, promuovere tecniche colturali ecocompatibili). |
Contenere la vegetazione arboreo-arbustiva nelle aree aperte più minacciate mediante sfalcio e/o decespugliamento. |
Evitare l’apporto di azoto, di altri concimi e di pesticidi per lo più derivanti dall’agricoltura intensiva. |
Incentivare l’utilizzo nelle siepi di essenze spinose (es: Rosaceae) che vengono utilizzate come “dispense”. |
Favorire la presenza di appezzamenti coltivati a cereali. |
Aumentare la dispèonibilità di prede garantendo l’utilizzazione dei pascoli che tra l’altro permettono una deposizione diffusa di escrementi, che favoriscono l’instaurarsi di un’entomofauna diversificata. |
Incentivare una gestione agricola semi-estensiva che garantisca una diversificazione del paesaggio agrario (mantenere la presenza di zone prative e agricole interrotte da siepi, cespugli e alberi sparsi, promuovere tecniche colturali ecocompatibili). |