Evitare le captazioni idriche, le bonifiche, i drenaggi e qualsiasi altro intervento potenzialmente in grado di modificare il livello della falda. |
Evitare le manomissioni / trasformazioni delle sponde lacuali e della vegetazione perilacustre. Monitorare lo stato di conservazione delle zone umide, in particolare delle torbiere. |
La gestione forestale deve essere improntata a criteri naturalistici, con particolare riguardo alla valorizzazione e conservazione di alcuni tratti di larici-cembreta con presenza di alberi monumentali o con conformazioni caratteristiche |
Il mantenimento delle residue attività pastorali deve essere organizzato e supportato mediante un approccio realistico che preveda comunque una regolare turnazione delle superfici percorse dalle greggi, evitando stabulazioni prolungate e ripetute nelle medesime aree e cercando di favorire una omogenea redistribuzione delle deiezioni ed un prelievo uniforme delle risorse foraggere. |
Monitorare la pressione turistica, mantenere i flussi lungo la sentieristica segnalata, prevenendone i fenomeni di concentrazione. |
Evitare nei periodi di riproduzione e di cova ogni forma di disturbo nei pressi di nidi occupati e nelle vicinanze delle arene di canto (Gallo forcello), ad es. lavori forestali, riprese fotografiche e osservazione diretta non a scopo scientifico, evitando la costruzione nelle immediate vicinanze di opere o infrastrutture che possano incidere negativamente sulle specie. |
Nelle piccole aree forestali comprese nel sito, laddove praticata Promuovere l’adozione di criteri di gestione forestale basati sulla selvicoltura naturalistica attenta alla conservazione delle piante deperienti con cavità naturali, all’articolazione strutturale del bosco, al mantenimento di piante ad alto fusto utilizzate come posatoi, al rispetto delle specie eduli, alla conservazione in bosco di formicai e necromassa vegetale. |
Il mantenimento delle residue attività pastorali deve essere organizzato e supportato mediante un approccio realistico che preveda comunque una regolare turnazione delle superfici percorse dalle greggi, evitando stabulazioni prolungate e ripetute nelle medesime aree e cercando di favorire una omogenea redistribuzione delle deiezioni ed un prelievo uniforme delle risorse foraggere. |
È’vietata la raccolta di Artemisia genipi e delle specie del gruppo Licopodium sp° La raccolta delle erbe officinali/utili è regolamentata nell’ambito della legislazione provinciale. Per quanto riguarda l’arnica è comunque necessario provvedere al monitoraggio delle popolazioni delle specie interessate e delle quantità di prelievo autorizzato, stabilendo ove necessario appropriati limiti o sospensioni della raccolta. |
Va programmato il monitoraggio delle specie di fauna inferiore per conoscere la reale consistenza delle popolazioni e il loro stato di conservazione. |