Evitare interventi di bonifica, captazione e drenaggio. |
Evitare l’ampliamento degli impianti di risalita, la costruzione di nuove strade e di nuove infrastrutture. |
Regolamentare il calpestio dei turisti nelle aree più sensibili, incanalando gli escursionisti e i biker su percorsi stabiliti. |
Monitorare il pascolamento affichè sia equilibrato per la tipologia di habitat, ben distribuito sul territorio e di tipo tradizionale. |
Evitare ogni forma di disturbo nei pressi di nidi occupati e nelle vicinanze delle arene di canto (Gallo forcello), ad es. lavori forestali, riprese fotografiche e osservazione diretta non a scopo scientifico. |
Garantire la tutela integrale dei luoghi dove sono noti siti di nidificazione, evitando la costruzione nelle immediate vicinanze (alcune centinaia di metri) di sentieri, palestre di roccia, strade forestali e impianti di risalita. |
Promuovere l’adozione di criteri di gestione forestale basati sulla selvicoltura naturalistica attenta alla conservazione delle piante deperienti con cavità naturali, all’articolazione strutturale del bosco, al mantenimento di piante ad alto fusto utilizzate come posatoi, al rispetto delle specie eduli, alla conservazione in bosco di formicai e necromassa vegetale. |
Incentivare il più possibile l’espansione del pascolo, evitando di concentrarlo sulle superfici più comode e più produttive, ma di indirizzarlo anche sui versanti più acclivi, pur mantenendo una contenuta presenza di formazioni cespugliose. |